Il Gargano non è noto come il vicino Salento.
È una Puglia più lontana dai clamori e dalla folla. O meglio, la folla c’è, ma è più facile che altrove evitarla. Anche ad agosto.
Meno nota, ma non meno bella. La sua è una bellezza più ruvida rispetto a quella patinata del Salento. Meno leziosa e artefatta, più diretta.
La natura ha contribuito tantissimo alla sua bellezza. Non per niente sul suo territorio è stati istituito il Parco Nazionale del Gargano.
La natura gli ha donato una costa letteralmente affacciata sul mare. Piena di propaggini e rientranze che si susseguono lungo tutto il promontorio.
Dove è possibile, anche ad agosto, trovare calette con pochissime persone. Alcune raggiungibili a piedi, altre solo via mare.
Con scogliere bianche e striate. Spesso verticali sul mare. Con archi e grotte. Che quando le guardi dal mare è tutto un aprire gli occhi per la meraviglia.
La natura gli ha donato anche un polmone verde con la Foresta Umbra. Con i suoi vecchi faggi diventati Patrimonio dell’Unesco. Sotto i cui rami si può trovare refrigerio nelle giornate troppo calde.
E anche la mano dell’uomo è stata misurata ed accorta nel costruire.
Dal passato e dalla resistenza secolare contro i nemici che arrivavano dal mare troviamo ancor oggi le tante torri di avvistamento. Costruzioni essenziali. Sulle lingue di terra più affacciate sul mare. Ce ne sono numerose perché da ognuna di esse se ne dovevano vedere almeno altre due per potersi scambiare i messaggi di fumo in caso di attacchi.
E poi i tanti trabucchi usati per pescare il pesce di passaggio nell’Adriatico con un intricato sistema di reti. Il cui uso distingue il Gargano dal resto della Puglia. Qualcuno è ancora utilizzato, qualcuno è abbandonato a sé stesso, altri sono stati trasformati in splendidi ristoranti. Splendidi non perché lucenti ed eleganti. Sono ristoranti fatti solo di legno. Semplici tavoli e sedie e, come soffitto, cielo, sole o stelle. Sotto ai tuoi piedi le onde che si infrangono.
E ancora, i tanti ristoranti con una vista unica sul mare. In cui cenare mentre il sole va a dormire ed il Gargano regala quell’atmosfera un po’ sospesa.
E poi i borghi antichi. Di mare e di montagna.
Peschici, il borgo marinaro bianco che si arrampica dal porticciolo fino alla collina. Con i tanti ristoranti dove mangiare il pesce fresco.
Vieste, che sorge sulla punta più orientale del Gargano. Con la sua innata eleganza.
Vico del Gargano con i suoi vicoli antichi. È uno dei “Borghi più belli d’Italia”.
Ed ancora Monte Sant’Angelo, con il suo Santuario di San Michele Arcangelo, Patrimonio dell’Unesco, visitato da Santi e Papi.
E non è ancora finita. Perché ci sono anche le Isole Tremiti da raggiungere. Anche solo con una gita in giornata. Natura incontaminata e tantissimo blu intenso nel cielo e nel mare.
Il Gargano non vi deluderà se rinuncerete a qualche ora di sonno per ammirarlo all’alba.
E se saprete aspettare il tramonto.
E se vi piacciono gli sport acquatici, il Gargano è un paradiso per chi ama windsurf e kitesurf. Praticabili anche ad agosto.
E tutti quegli aquiloni in cielo sono un piacere anche per chi guarda solamente.
Quel vento, più o meno intenso, è un tesoro per proteggersi dal caldo delle ultime estati.
Per amor del vero, devo ammettere che l’acqua non ha il colore di quella del Salento o della Sardegna, ma è pulita e fresca.
Dategli una possibilità al Gargano. E sono certa che non vi deluderà.
Vi è venuta voglia di dargli una chance?