Il consiglio che mi viene chiesto più spesso è dove andare al mare vicino a Bangkok senza prendere un volo. Avendo vissuto 3 anni in Thailandia ricevo infatti tante richieste di informazioni.
Ho pensato quindi di raccogliere in un articolo tutte le possibili mete. Ritengo giusto però dividere la lista in due gruppi in base alla bellezza del mare. Quando mi chiedono dove andare al mare vicino a Bangkok, la prima cosa che domando è: “Ti interessa il mare bello?”. Non tutti i posti di mare vicino a Bangkok hanno infatti acque cristalline…
Dove andare al mare vicino a Bangkok se si cerca acqua cristallina
Dove andare al mare vicino a Bangkok per più giorni
Isola di Koh Samet
È forse la destinazione migliore che possiate scegliere di raggiungere da Bangkok senza aereo. Non perché non ci siano isole più belle, ma perché è facilmente raggiungibile sia che abbiate l’auto (che non si può comunque trasportare sull’isola), sia che siate a piedi.
Da Bangkok partono infatti sia autobus che minivan che in due ore circa raggiungono Ban Phe. Qui trovate tutte le info per partire da Bangkok. A Ban Phe poi ci sono diversi moli a seconda che si voglia prendere il traghetto (ca 30 minuti) o un motoscafo (ca 15 minuti). Se prenotate tramite un’agenzia, il motoscafo è spesso già compreso nel prezzo del soggiorno dell’alloggio.
Quasi tutti i resort maggiori non hanno un sito proprio, ma si appoggiano ad alcune agenzie, contattabili on-line, che vendono il pacchetto completo di pernottamento, colazione, parcheggio al molo di Ban Phe, trasporto di andata e ritorno sull’isola con il motoscafo, trasporto bagagli dall’auto alla camera e tassa di soggiorno. Io ho sempre utilizzato Samed resort in inglese.
Al momento in cui scrivo gli orari dei traghetti sono: da Ban Phe a Koh Samet: 11.00 / 13.30 / 16.00, da Koh Samet a Ban Phe: 10.00 / 12.30 / 15.00.
Grazie alla vicinanza a Bangkok, Koh Samet si può raggiungere anche con pochi giorni a disposizione. Inoltre è fuori dagli itinerari turistici di massa, dato che è frequentata più dagli espatriati che vivono nei dintorni o dai Thailandesi più agiati.
La spiaggia più tranquilla, dato che è condivisa fra pochi resort è sicuramente Ao Prao, acqua cristallina e pochi turisti. Ho raccontato la nostra esperienza a Ao Prao nel mio blog sulla Thailandia.
La seconda spiaggia che vi consiglio è Sai Kaew, altrettanto bella, ma anche molto vivace per la presenza di giovani, locali e discoteche. A volte ciò rende impossibile dormire fino a notte fonda. Anche di giorno è tutto un via vai di barche. Insomma a voi la scelta fra tranquillità e mondanità!
A sud di Sai Kaew ci sono altre spiaggette più piccole che sono un po’ più tranquille.
A Koh Samet piove molto poco e non c’è una vera e propria stagione delle piogge. Per questo può essere una buona meta per tutto l’anno.
Isola di Koh Chang
È l’isola più grande della Thailandia dopo Phuket. I traghetti per raggiungerla partono dal molo di Laem Ngop situato vicino a Trat, capoluogo dell’ultima provincia prima del confine cambogiano, a circa 4,30h d’auto da Bangkok. La traversata dura solo mezz’ora, ma nei periodi di festività thailandesi (soprattutto per il Songkran), potreste trovare lunghissime file, anche di 2/3 ore, per riuscire ad imbarcarvi con la vostra auto. Evitate quindi, se potete, i periodi di vacanza thailandesi.
Anche questa isola non fa parte dei circuiti del turismo di massa quindi è molto tranquilla.
Koh Chang è interamente ricoperta da una fitta foresta tropicale che la rende un’isola veramente “verde”. E’ praticamente incontaminata, in quanto strade e villaggi si trovano solo lungo la costa. L’isola è ancora scarsamente abitata per cui l’uomo non ha avuto necessità di disboscare altre aree. L’isola inoltre fa parte di un parco naturale per preservarne la sua natura selvaggia.
Il parco comprende anche le sue circa 50 isolette satelliti, la maggior parte delle quali è ancora disabitata. Si possono fare tante bellissime escursioni in giornata per andarle a visitare.
Le spiagge più belle dell’isola si trovano sul lato occidentale di Koh Chang: White Sand Beach, Khlong Prao e Lonely Beach.
Ma Koh Chang non è solo mare. Potrete infatti visitare i piccoli villaggi di pescatori come Ban Salk Phet ,dove potrete vedere come vivono veramente i thai lontano dal turismo di massa, e fare bellissime escursioni nella foresta pluviale dove ci sono tante cascate scenografiche.
Koh Chang è generalmente più piovosa di Koh Samet. Il periodo migliore è da novembre a marzo. Da aprile/maggio inizia la stagione delle piogge che qui è particolarmente intensa.
Qui, qui e qui il mio resoconto di viaggio quando vivevo in Thailandia.
Isola di Koh Kudh o Koh Kut
È una delle isole minori di Koh Chang ed è la più selvaggia e meno turistica delle isole che vi ho citato finora. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è anche la più esclusiva. I prezzi dei resort sono infatti mediamente più alti che sulle altre isole. In particolare ci sono alcuni fra i più costosi resort della Thailandia. Negli ultimi anni però sono nati anche alcuni piccoli complessi di bungalow economici e spartani. Occorre però prenotarli con molto anticipo perché la disponibilità è limitata.
L’isola ha un terreno montuoso nella regione centrale con ben il 70% del territorio ricoperto dalla foresta pluviale tropicale.
Qui si va per stare tranquilli. Pochi turisti e vita notturna pari a zero. Vi potrà capitare di trovarvi anche in una spiaggia paradisiaca da soli. Non avrete altro da fare che passeggiare, rilassarvi al sole con un buon libro, nuotare e fare snorkelling. Si possono fare anche escursioni per visitare le cascate dell’isola (Klong Chao e Klong Yai Kee Waterfall) ed un piccolo villaggio di pescatori.
Le spiagge di Koh Kood si trovano tutte sulla costa occidentale. La più frequentata, quella di Klong Chao è collocata al centro. È la più sviluppata, ma questo significa solo che vi sono 5 resort, qualche bungalow lungo il fiume, qualche ristorante e bar.
Una delle spiagge più belle è Ao Phrao Beach.
Arrivare a Koh Kood diventa ogni anno più facile. Da Bangkok occorrono circa 4h e 40 di auto per arrivare al molo di Laem Sok, situato a 30 km da Trat, da dove partono le traversate per l’isola. Le imbarcazioni sono gestite da 3 diverse compagnie. Al momento l’ultima barca giornaliera parte alle 14.20.
Anche qui si può scegliere fra traghetti e motoscafi. Mentre i primi attraccano ad Ao Salad nel nord est dell’isola, i secondi vi porteranno direttamente ai piccoli moli dei vari resort. La navigazione varia da 1 ora a 2 ore a seconda della velocità del mezzo.
Come Koh Chang, Koh Kood è particolarmente esposta ai venti monsonici e, da maggio, le piogge diventano sempre più frequenti. Agosto, settembre e ottobre sono i mesi più piovosi con piogge torrenziali. Il periodo migliore è da novembre a marzo.
Dove andare al mare vicino a Bangkok con un’escursione giornaliera
Isola di Koh Samae San (o Samaesan)
È la soluzione più vicina a Bangkok, ma anche quella meno accessibile. Diversamente dalle precedenti non ci si può dormire quindi è da tenere presente solo per un’escursione giornaliera se passate il vostro soggiorno a Pattaya/Sattahip.
È amministrata e protetta dalla Reale Marina thailandese ed è parte di un progetto, voluto dalla Principessa Maha Chakri Sirindhorn, per la salvaguardia delle tartarughe marine che vi si recano per deporre le loro uova.
Nei primi anni in cui vivevo in Thailandia era possibile recarvisi in giornata. Negli ultimi tempi ci si poteva andare solo se accompagnati da un thailandese e poco tempo fa mi è giunta voce che le restrizioni sono aumentate. Pare che l’accesso all’isola ora sia consentito solamente a cinquecento persone al giorno, da novembre ad aprile, solo al sabato e alla domenica. Mi è stato raccontato che occorre andare all’alba o, addirittura alla notte, per accaparrarsi il biglietto per recarvisi. Sono felice di essermi potuta godere quest’isola meravigliosa quando andarci era più facile!
Se vi trovate in vacanza nei dintorni, informatevi bene prima di provare ad andarci perché potreste perdere tempo senza riuscirci.
Le spiagge in cui è consentito andare sono due, di cui Hat Luk Lom è indubbiamente la più bella. Sabbia bianchissima, acqua trasparente e flotte di pesci che vi nuotano fra le gambe. Lì ho visto sicuramente il colore d’acqua più bello dell’area intorno a Bangkok. Un vero paradiso!
Sull’isola ci sono altre restrizioni. In particolare non è permesso a noi donne stare in bikini, ma occorre indossare sempre pantaloncini e maglietta, anche mentre si fa il bagno. Posso garantirvi però che ne vale la pena! Inoltre è proibito portare e bere alcolici.
Non ci sono ristoranti, ma solo un piccolo chiosco che vende snack, frutta e bibite. I thailandesi si organizzano portandosi tutto l’occorrente per un pic-nic.
Da Bangkok occorrono 2h e 20 in auto per raggiungere Sattahip. Ci si imbarca da uno dei suoi moli, quello più vicino al Thai Island and Sea Natural History Museum. Il tragitto in traghetto dura solo mezz’ora.
Isola di Koh Larn
È l’isola con mare bello più vicina a Bangkok, a soli 8 Km e 45 minuti di traghetto da Pattaya che si trova a 1h e 47 da Bangkok. Pur essendo vicina alla costa, ha un’acqua notevolmente più cristallina di quella che potete trovare a Pattaya. È conosciuta anche come Isola dei coralli per il bel fondo marino.
Se però cercate anche un po’ di tranquillità non è l’isola che fa per voi. Proprio per la sua vicinanza a Pattaya è presa d’assalto dai tanti abitanti e turisti di Pattaya e fa parte, purtroppo, anche dei pacchetti turistici dei clienti russi e cinesi. Le spiagge dell’isola sono quindi invase di gente, soprattutto quando scendono i gruppi dalle barche. Non servirà nemmeno andare sulle due isolette vicine, Koh Krok e Koh Sak o sulle spiagge più defilate. Non credete ai proprietari dei motoscafi che cercheranno di convincervi che lì troverete la pace perché potrebbe durare solo qualche minuto fino all’arrivo del prossimo barcone. Qui in foto regnava la pace, ma dopo 10 minuti sono sbarcati un centinaio di turisti cinesi assai rumorosi! Si tratta quindi di essere fortunati, però potete tentare.
Certo, sempre meglio che restare sulla spiaggia principale. Io onestamente, anche se ho vissuto a Pattaya 3 anni, mi sono recata a Koh Larn una sola volta e mi è bastata…
Sull’isola ci sono diverse spiagge, più o meno caotiche. Quella con più servizi è TaWaen Beach, seguita da Samae Beach e sono quindi anche quelle più affollate. Comunque tutte dispongono di bagni e docce, lettini o sedie a sdraio e almeno un ristorante. Nelle altre spiagge si riesce a stare un po’ più tranquilli, soprattutto se evitate i fine settimana ed i periodi festivi. È possibile fare le più diverse attività acquatiche come banana boat, immersioni subacquee, snorkeling, sci d’acqua, parasailing. Ci sono anche barche con il fondo trasparente per fare escursioni in mare e vedere i tanti pesci presenti.
Sull’isola c’è qualche albergo di livello medio-basso. Non sono presenti i classici resort direttamente sulla spiaggia.
Koh Larn risente meno della stagione delle piogge ed è visitabile quasi tutto l’anno, anche se ovviamente è possibile qualche temporale da maggio a ottobre.
Il traghetto parte dal molo di Pattaya ed impiega 45 minuti. L’alternativa sono i motoscafi che possono raggiungere l’isola in soli 20 minuti. Li trovate al porto o lungo le spiagge di Pattaya. Ovviamente la traversata è molto più costosa. Contrattate il prezzo.
Spiaggia di Sai Kaew a Sattahip
Anche su questa spiaggia è possibile fare solo un’escursione giornaliera. La spiaggia infatti si trova sul territorio della Marina Reale Thailandese.
L’acqua è molto pulita considerando che ci troviamo a pochissimi km da Pattaya. Non cristallina come sulle isole, ma comunque trasparente.
Per entrare si devono superare due guardiole con sbarra presidiate dai militari. Al primo blocco occorre lasciare un documento in deposito. Al sabato e alla domenica non è permesso arrivare in macchina alla spiaggia per cui bisogna lasciarla al parcheggio nel quale ci sono vari tuc tuc che, per circa 30 bath (meno di 1 euro per andata e ritorno), vi porteranno alla spiaggia. Ce ne sono parecchi quindi di solito non si deve fare la fila. Il tragitto dura pochi minuti.
Già dall’ambiente che vi circonderà capirete di essere in un altro mondo, cioè in quello militare. Tutto è pulito e ordinato.
La spiaggia si trova in una piccola baia di un promontorio ricoperto dalla vegetazione verdeggiante quindi anche il panorama è molto rilassante.
La spiaggia non è affollata ed è frequentata perlopiù da famiglie thai. Sono presenti i servizi essenziali: sdraio a pagamento, bagni, docce e lavandini all’aperto, un bar, un ristorante thai e un chioschetto con giocattoli da spiaggia.
Dove andare al mare vicino a Bangkok se l’acqua cristallina non è una priorità
Pattaya
Pattaya è uno dei luoghi più turistici della Thailandia, ma non certo per il suo mare. Pur avendo una lunga spiaggia letteralmente coperta di lettini ed ombrelloni, l’acqua lascia molto a desiderare. È un po’ simile a quella della nostra Riviera Adriatica, ma più sporca e con l’aggravante che non è detto che le norme igieniche siano rispettate come in Italia. Vedendo com’è l’acqua a soli pochi Km, viene infatti da chiedersi come mai l’acqua che lambisce la città sia così sporca…
Pattaya dista da Bangkok solo 1h e 47 e costituisce quindi la meta privilegiata per il weekend per chi abita nella capitale. Anche grazie ai suoi innumerevoli servizi: centri commerciali, negozi e ristoranti di ogni tipo di cucina. Alcuni anche molto raffinati.
Sono presenti anche alcuni resort con spiaggia privata in cui potersi staccare dalla confusione del resto della città.
Pur non avendo un bel mare, costituisce quindi comunque un diversivo al caos ed al caldo umido di Bangkok perché sul mare, un po’ di ventilazione c’è sempre.
La Beach, così viene chiamata la spiaggia cittadina, si raggiunge comodamente a piedi dal centro. Si trova infatti a ridosso dei principali centri commerciali.
È poco profonda e gli ombrelloni sono letteralmente attaccati uno agli altri. È molto frequentata sia di giorno che di sera dato che il lungomare costituisce la classica passeggiata serale. Non pensate ad un ambiente troppo raffinato. Passeggiando lì di sera è facile vedere grossi topi che scorrazzano fra strada e spiaggia…
Per avere un po’ più di tranquillità potete provare, a sud, Jomtien Beach che ha un turismo più rilassato e, verso nord, la zona di Naklua. L’acqua è leggermente meglio, ma assolutamente non cristallina.
Più andrete verso sud e più vedrete migliorare l’acqua. Vi allontanerete però anche da tutti i servizi.
Per abbinare un pranzo alla spiaggia e al mare, potreste andare a Na Jomtien, verso sud, al ristorante “The Glass House”. Ha i tavolini bianchi direttamente sulla sabbia e l’ambiente è piacevole. La spiaggia non è sempre pulita perché è libera e l’acqua è spesso mossa. È infatti il luogo dove si fa kitesurf vicino a Pattaya.
Laem Mae Phim Beach e dintorni
Ci troviamo a 2h e 54 a sud di Bangkok, già nella provincia di Rayong.
È un tratto di costa interamente occupato da una lunghissima e profonda spiaggia dorata.
Data la grandezza ed il fatto che è fuori dalle rotte turistiche, la spiaggia è molto tranquilla e poco affollata. Il che la rende piacevole.
L’acqua è simile come colore a quella della Riviera Adriatica romagnola, ma non sporca come a Pattaya.
Segnalo che, da quelle parti, non parlano molto inglese quindi vi dovrete un po’ arrangiare.
Sulla spiaggia non ci sono servizi se non qualche venditore che passa a piedi. Potete trovare qualche chiosco al di là della strada che costeggia la spiaggia. Il cibo è tutto rigorosamente thailandese.
Nei dintorni ci sono alcuni resort di livello medio-alto ed alcune sistemazioni di livello inferiore.
Può essere una pausa mare dopo un viaggio a Bangkok, ma il mio suggerimento, se potete, è di fare un piccolo sforzo in più e recarvi sull’isola di Koh Samet , di cui vi ho parlato prima, dato che il molo di partenza è non lontano da qui.
Hua Hin Beach
Siamo a 2h e 54 da Bangkok, ma sul lato opposto del golfo. È una zona turistica molto frequentata come luogo di vacanza per le famiglie thailandesi più abbienti e per questo è un ambiente lontano dalla vita notturna frenetica e di divertimenti che c’è a Pattaya.
Un tempo piccolo villaggio di pescatori, Hua Hin fu scelta come luogo di vacanze dalla famiglia reale che vi costruì una residenza dal nome” Klai Klangwon” (letteralmente “lontano dalle preoccupazioni”), ancora utilizzata dai Reali. È per questo che vige uno stile più raffinato che altrove.
La spiaggia, di sabbia bianca, è lunga 5 km e si presta per lunghe passeggiate. Il mare è spesso mosso perché è una zona ventosa e quindi l’acqua con fondo sabbioso non è mai cristallina. Anche qui insomma non si viene per il bel mare, ma per la spiaggia e i tanti servizi.
Ci sono tanti resort e sono presenti le grandi catene alberghiere. Nei dintorni ci sono inoltre diversi campi da golf. Non mancano negozi con ogni genere di mercanzia. Sono presenti ristoranti con ogni tipo di cucina.
Un soggiorno mare qui può essere abbinato alla visita del Parco Nazionale di Khao Sam Roi Yot, 60 km più a sud.
Questi sono tutti i miei suggerimenti su dove andare al mare vicino a Bangkok.
Chiedete nei commenti se vi servono ulteriori informazioni su dove andare al mare vicino a Bangkok, così la mia risposta sarà utile anche agli altri viaggiatori!